Early autumn
Suddenly cold air
greyly covered the September sky
Unprepared nature is forgetting the summer
Three shy immature melucces hang cold.
Little geckos seek shelter
Paralyzed on the wall, they seem petrified
every insect in the vicinity has disappeared
The wind is strengthening.
Blows from the north-east by an icy current
so much so that the windows are closed to preserve warmth
in summer beds where blankets will be added
to relieve the night.
The earth is covered with a dry crust
waiting for the ploughing, the turning of the clod
for seeds planted for next November
of new oil.
The bee-eaters are silent about their greeting of step
perhaps now left in silence
or in the holes in the banks, await the last warm sun.
The sea is resting flattened by the land wind
After the rowdy season, he shows his peace
the horizon is as far as Corsica, to its high peaks
where the clouds rest.
Anticipo
d’autunno
Un’aria improvvisamente fredda
ha grigiamente coperto il cielo di settembre
la natura impreparata sta dimenticando l’estate
tre timide melucce immature pendono infreddolite.
I piccoli gechi cercano riparo
paralizzati sul muro, sembrano pietrificati
è scomparso ogni insetto nei paraggi
il vento sta rinforzando.
Spira da nord- est da una gelida corrente
tanto da serrar le finestre per conservar tepore
nei letti estivi dove aggiunger coperte
per alleviar la notte.
La terra si copre di una crosta secca
attendendo l’aratura, il rivoltar di zolla
per i semi a dimora per il prossimo novembre
dell’olio nuovo.
Tacciono i gruccioni il loro salutar di passo
forse ormai partiti in silenzio
o nei buchi degli argini, attendono l’ultimo sole caldo.
Il mare sta riposando appiattito dal vento di terra
dopo la stagione chiassosa, mostra la propria pace
l’orizzonte è sino alla Corsica, alle sue alte vette
dove poggiano le nuvole.
After the
harvest
Autumn smelled of the grape harvest
of must, colored the light
glossy and rosy in the evening
when the lights in the doors were turned on
The cellars sang.
The farmer had an early dinner
to go to the tavern
Hanging his hat on the chair
he played a game betting
on the best new wine.
Dim light bulbs illuminated
of warm yellow the high rooms
with beamed ceilings and a hanging, blackened Christ
seemed to move under the small torch
red like the heart.
From the street, the vigil moved to the house
where in the meantime the first stove fire was inaugurated
with wood cooked by the summer sun
which immediately took the lively crackling.
In the churches of the vesper
The candles danced, before sleeping
The worn beads of rosaries
passed from grandmothers to granddaughters
like prayers and kisses on the forehead.
The donkeys answered
braying choruses from the caves
their straw stables.
The stories travelled in families for generations
with the addition of judgments and exclamations.
Figs sweetened the words of women to children
who collected stories
while the laundry, from the wire to the hot pipe that smelled of smoke
on a ray of irons and over the scorching circles
some chestnuts were placed
while the crushed shells of walnuts crackled.
A very sweet simplicity
waiting for the return of tired men
from work and a few too many drinks.
The barrels exhaled breaths in the cellar
Climbing from under the windows
accompanied the nights of dreams.
Dopo la
vendemmia
L’autunno profumava di vendemmia
di mosto, colorava la luce
patinata e rosea nella sera
quando si accendevano le luci nei portoni
le cantine cantavano.
Il contadino cenava presto
per recarsi all’osteria
appendendo il cappello alla sedia
giocava una partita scommettendo
sul vino nuovo più buono.
Fievoli lampadine illuminavano
di giallo caldo le alte stanze
con i soffitti a travicelli ed un Cristo appeso, annerito
pareva muoversi sotto la piccola fiaccola
rossa come il cuore.
Dalla strada, la veglia si trasferiva in casa
dove intanto s’inaugurava il primo fuoco di stufa
con la legna cotta dal sole estivo
che subito prendeva il vivace scoppiettare.
Nelle chiese del vespero
danzavano le candele, prima di dormire
i grani consumati dei rosari
passavano dalle nonne alle nipoti
come le preghiere e i baci sulla fronte.
Gli asinelli rispondevano
ragliando cori dalle grotte
le loro stalle di paglie.
I racconti viaggiavano nelle famiglie per generazioni
con l’aggiunta di giudizi ed esclamazioni.
I fichi addolcivano le parole delle donne ai bambini
che collezionavano storie
mentre il bucato, dal filo s’asciugava al tubo caldo che odorava di fumo
su una raggiera di ferri e sopra i roventi cerchi
si poneva qualche castagna
mentre crepitavano i gusci schiacciati di noci.
Una semplicità dolcissima
attendendo il rientro degli uomini stanchi
del lavoro e di qualche bicchiere di troppo.
Le botti esalavano respiri in cantina
salendo da sotto le finestre
accompagnavano le notti dei sogni.
Plasticity
Tongues of fire
burned the bare clay
Wet and Liscia
dyeing it with earth
The hand of man
caressed the shape of the imprint
manipulating
the beautiful neck, the loop
The foot
widened to the handles
smoothing the body
Water Molded
From under the shoulder
of black decoration
Homeric heroes fought
athletes and wrestlers paraded
Cradled for millennia
in the womb of the underground
preserve the cooked epic trait
Sealed by time
Like the night
with darkness he covered himself
The surface Bruna
Leaving red-figures dancing
Fierce fairs
and women's bodies appear
wrapped in veils
Aperspectival flute players
Waves of music
and wheat harvested
in Hellenic design
ceramographic
Twisty playful meanders
fall back on the frets
of small repeating geometries
like the infinite key
Opening the dream journey
on historical visions
of fantastic narratives
in plastic creation
Plasticità
Lingue di fuoco
arsero l’argilla nuda
umida e liscia
tingendola di terra
La mano dell’uomo
carezzò di forma l’impronta
manipolandone
il bel collo, l’ansa
Il piede
s’allargò ai manici
levigando il corpo
plasmato d’acqua
Da sotto la spalla
di nero decoro
combatterono eroi omerici
sfilarono atleti e lottatori
Cullati per millenni
nel grembo del sottosuolo
conservano il cotto tratto epico
sigillato dal tempo
Come la notte
d’oscurità si coprì
la superficie bruna
lasciando figure rosse danzare
Feroci fiere
e corpi di donne appaiono
avvolti di veli
suonatori di flauti aprospettici
Onde di musica
e grano mietuto
nel disegno ellenico
ceramografico
Meandri giocosi tortuosi
si ripiegano sulle greche
di piccole geometrie ripetute
come l’infinita chiave
Aprendo il viaggio onirico
sulle visioni storiche
di narrazioni fantastiche
nella creazione plastica
My
grandmother
The foot on the tilting pedal
rocked on the motion of the belt
the needle by raising it to rest it on the cloth
Running the sewing thread
She sang her eternal songs
recalling past mends
to jackets of German uniforms and partisan blouses.
A woman whose sentence had crossed the front.
Now she sewed stornelli to past loves with a smile
regretting a garnet quirk
She wore two fine dangling earrings.
He spoke of silk taffeta fabrics
coffee beans and chicory bitter
of the empty wooden grinder, in wartime.
Much of his memory went back there
where she was displaced fleeing the bombs.
He still wore that style
in how she styled her gray hair
with some forks, he pulled up the locks
in a beautiful frame around her sweet face.
Faithful to stockings with hold-ups
he disdained the modernity of a certain type of make-up and tights.
She loved flowers and children
her garden had bloomed with roses
and the house rejoiced with little voices
come to greet her, while their pockets
were supplied with barley candies and mints
of colored sugar.
In the summer she embroidered sitting on the stairs in the sun
With the dressing gown as open as his heart
to the free petticoat scented with soap and cologne
with which he refreshed his linen.
He measured the day with the tolling of the bell
Putting the water on the fire at noon
and at the vesper, supper was ready.
He kept the rhythms of his past life in the countryside
of a child without a mother
well, she was so tender and nostalgic
Each of his stories brought a tear to his
But the morning sun
brought good humor back into her heart
so often you heard her sing.
Mia nonna
Il piede sul pedale basculante
dondolava sul moto della cinghia
l’ago alzando per riposarlo sul panno
scorrendo il filo di cucitura
lei cantava le sue eterne canzoni
rammentando i passati rammendi
a giacche di divise tedesche e a bluse partigiane.
Donna la cui pena aveva varcato il fronte.
Ora lei col sorriso cuciva stornelli agli amori passati
rimpiangendo un vezzo di granato
portava due fini orecchini pendenti.
Parlava di stoffe in taffetà di seta
a chicchi di caffè e di quello, amaro di cicoria
del vuoto macinino in legno, in tempo di guerra.
Gran parte della sua memoria, tornava là
dove era sfollata in fuga dalle bombe.
Portava ancora quello stile
in come si acconciava i capelli canuti
con alcune forcelle, tirava su le ciocche
in una bella cornice attorno al suo dolce viso.
Fedele alle calze con autoreggente
disdegnava la modernità di un certo tipo di trucco e collants.
Lei amava fiori e bambini
il suo giardino era sbocciato di rose
e la casa si rallegrava di piccole voci
venute a salutarla, mentre le loro tasche
venivano rifornite di caramelle d’orzo e mentine
di zucchero colorato.
D’estate ella ricamava seduta sulle scale al sole
con la vestaglia aperta come il suo cuore
alla libera sottoveste profumata di saponetta e colonia
con cui rinfrescava la biancheria.
Misurava la giornata con i rintocchi di campana
mettendo sul fuoco, l’acqua a mezzogiorno
e al vespero era pronta cena.
Teneva i ritmi della passata vita in campagna
di bambina senza mamma
ecco, era tanto tenera e nostalgica
ogni sua storia strappava una lacrima
ma il sole del mattino
le riportava nel cuore il buon umore
così spesso la sentivi cantare.
Texts on
roofs
Where they end up, they will travel
All these words
in digital and paper pages
they will fly to the roof of the world and who knows how long.
Writing books
new ones that cite old ones
criticizing, elaborating, teaching
the art of composing lyrics.
Poems built by mixing
thousands of terms
Changing expressions
for different contents.
Bookstores seem to talk
Novels spy on the different covers
alter their colors over time
they break boredom by flirting with peeks.
Famous authors showcase
Debut poets shine with light
Noisy anthologies of two hundred voices
animate the market on the shelves.
There are trunks painted with stories
those of fairy tales put away by children
are the most boisterous of surprises and giggles
there clowns and dancers dust off adventures.
Books donated at Christmas
they are preserved like precious cases of words
gems to be reread and then moved
lighting up stars in the heart that illuminate with love.
Their dust is magic
has the power to read
placing new wonders on the pages
enraptured by the flight of fantasy.
Testi sui
tetti
Dove finiranno, viaggeranno
tutte queste parole
in pagine digitali e cartacee
voleranno sul tetto del mondo e chissà sin quando.
Libri di scrittura
nuovi che ne citano di vecchi
criticando, elaborando, insegnano
l’arte di comporre testi.
Poesie costruite rimescolando
migliaia di termini
cambiando espressioni
per diversi contenuti.
Le librerie sembrano parlare
i romanzi spiano le diverse copertine
ne alterano i colori nel tempo
rompono la noia civettando sbirciatine.
I famosi autori fanno vetrina
i poeti esordienti brillano di luce
antologie rumorose di duecento voci
animano il mercato sulle mensole.
Vi sono bauli dipinti di storie
quelli delle fiabe riposte dai bambini
sono i più chiassosi di sorprese e risatine
lì pagliacci e ballerine, rispolverano avventure.
I libri donati a Natale
si conservano come preziosi astucci di parole
gemme da rileggere per poi commuoversi
accendendo stelle nel cuore che illuminano d’amore.
La loro polvere è magia
ha potere di rilettura
ponendo sulle pagine nuove meraviglie
rapite dal volo della fantasia.
Barbara Di Sacco is an Italian poet and writer, born in the Tuscan Maremma in 1964.
A proud lover of her territory, she colours her writings with bucolic landscape, describing the sea and its beautiful land in the changing of the seasons with sweetness and all the love of the heart, she tries to convey her real emotions. This is exactly how she narrates her tender childhood memories of her family or to stories that really happened but with a fairy tale charm, since this is what it preserves its romantic soul.
Perfection X five from Barbara Di Sacco! La perfezione per cinque volte di Barbara Di Sacco
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